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Visitare una città accompagnati da un suo abitante?

| Publié le 31 juillet 2015
             

Visitare una città accompagnati da un suo abitante? I Greeters, sempre più conosciuti e apprezzati in tutto il mondo, si basano già su questo principio, sociale e aperto, di turismo urbano. Ma Mygrantour, nato nel 2010, spinge il concetto ancora più lontano : visitare una città europea avendo come guida un « migrante », nato da una cultura straniera, ma residente in quella città da abbastanza tempo da essere in grado di farvene conoscere tutti i segreti…

Mygrantour ? Un grande progetto !

Oggi, le grandi città sono diventate dei veri e propri melting-pot, dove si mescolano nativi ed immigrati, di prima e seconda generazione, i quali creano la loro ricchezza e la loro identità. Cosa sarebbe New York senza la comunità italiana o Parigi senza il suo quartiere cinese ? É da questa costatazione che è nato il progetto Mygrantour (Migrantour nella versione francese) : nel 2010, a Torino, la società cooperativa Viaggi Solidali, specializzata nel turismo sociale e solidale, ha iniziato a collaborare con Oxfam, una confederazione internazionale di 17 organizzazioni che lotta contro la povertà nel mondo, e con l’ONG Acra, per mettere in pratica questo nuovo concetto turistico.

L’idea del progetto consiste nel promuovere una forma di turismo locale, responsabile e solidale proponendo delle passeggiate accompagnate da dei « Accompagnatori interculturali. » le cui radici culturali vengono da lontano, ma che sono cresciuti nella città che fanno visitare, o vi ci abitano da diversi anni. Nove città europee si sono raccolte attorno a Migrantour, la cui culla rimane l’iIalia : Torino, Roma, Milano, Genova, Firenze, Marsiglia , Parigi, Valenzia e Lisbona. Queste hanno organizzato dei corsi di formazione per guide amatoriali, affinché potessero in seguito occuparsi di un gruppo di visitatori lungo I percorsi prestabiliti. Mygrantour funziona adesso in rete : il sito internet del progetto raccoglie i percorsi proposti e le guide presenti in ogni città, con l’obiettivo di ingrandire questo bell’intreccio di turismo urbano e responsabile.

Una conferenza e un bilancio

I risultati di questo progetto saranno valutati e resi pubblici il prossimo 9 luglio, a Bruxelles. Cofinanziato e sostenuto dalla Commissione Europea, Mygrantour appare verosimilmente come un progetto di estensione europea, attraverso la valorizzazione e la strutturazione del nostro paese attorno ai valori della diversità culturale e sociale, e della difesa di un turismo responsabile. La conferenza di Bruxelles permetterà di fare il bilancio degli anni passati e di mostrare così che il progetto ha trovato il suo pubblico.

Fino ad ora, diverse decine di migliaia di persone hanno potuto approfittare dell’iniziativa Mygrantour: liceali, turisti, abitanti, semplici curiosi o anche gruppi e associazioni hanno saputo approfittare di questa occasione unica di visitare una città al di fuori dei suoi sentieri battuti. Mygrantour è prima di tutto un progetto umano, le cui passeggiate rafforzano e favoriscono l’incontro e lo scambio interculturale tra turisti, locali e migranti, mettendo tutti sullo stesso piano. Speriamo che questo progetto continuerà e prospererà – in ogni caso gli auguriamo il miglior avvenire!

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Visitare una città accompagnati da un suo abitante? | ©VOYAGEONS AUTREMENT
Par Mélusine Lau

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